Viandanza è un libro non solo per chi ama camminare ma anche
per chi fa della propria vita un cammino.
Esiste un cammino fatto di passi, di
azioni ben definite che ci permettono nella loro consequenzialità di procedere
lungo la via. Ma esiste anche tutto quello che si muove insieme a noi mentre
compiamo l’azione dell’avanzare, meno visibile ma forse più faticoso da
portarsi addosso: emozioni, sentimenti, illusioni, voglia di cambiamento; la
speranza di una vita migliore, il desiderio di trovare un senso profondo al
nostro procedere…insomma, tutta la nostra umanità! Nella fatica del viaggio
emergono con tutta la loro forza i sentimenti più profondi: paura, stupore,
spaesamento, nostalgia, disillusione, arroganza ma anche allegria ed umiltà.
Luigi Nacci racconta di tutto quello che si può portare in
uno zaino quando si decide di mettersi in partenza. Poco, molto poco! Perché
ciò che veramente serve per trovare le risposte a quelle domande che l’uomo
cerca dall’origine della sua memoria, sono già scritte in ogni passo, in ogni
incontro, in ogni porta che si apre per offrire riparo lungo quelle due strade
che da secoli sono le vie più percorse dai pellegrini di tutta Europa: la via
per Santiago e la via Francigena.
Ma non occorre essere pellegrini per mettersi in cammino, sul
cammino lo si è già. Basta avere l’intenzione di riconoscerlo il cammino, di
mettersi in spalla quello zaino che altro non è se non la nostra casa, a volte
fardello inessenziale che preme sulla nostra vita, a volte ciò da cui fuggiamo,
a volte zavorra insopportabile ma che se abbiamo il coraggio di guardare e
riconoscere nella sua vera consistenza diventerà lo specchio del dissiparsi
delle nostre illusioni. Ad ogni passo quello zaino si alleggerisce, ad ogni
partenza ci interroga su ciò che è veramente essenziale e necessario per quel
nuovo viaggio, ad ogni inciampo ci fa inginocchiare ricordandoci che sotto il
peso della fatica del nostro procedere, siamo tutti alla stessa altezza ed
abbiamo sempre la possibilità di guardarci occhi negli occhi.
Viandanza è un invito: un invito a diventare tutti un pò
viandanti che non significa necessariamente compiere centinaia di chilometri a
piedi ma semplicemente andare per la via e lasciarsi attraversare da essa. Lasciarsi
sorprendere dalle possibilità inaspettate che si celano dietro ad ogni curva;
dallo stupore del tempo presente; dalla possibilità di cambiare forma e con
essa anche la propria vita perché “Quando si è stati pellegrini, viandanti,
forestieri, clandestini o nomadi una volta, lo si è per sempre. Non possiamo
tornare alle nostre vite ordinarie e sprangarci in casa. Possiamo farlo per un
po’, ma poi, se continuassimo, impazziremmo. Perché se tenessimo le porte
chiuse, rinnegheremmo la polvere e il fango in cui abbiamo sognato ad occhi
aperti. E non c’è niente di peggio che tradire un sogno.”
Una scrittura poetica che sussurra - all’orecchio di chi
legge - risposte che bruciano sotto ai piedi; che suscita pensieri che generano
il desiderio, quel genere di desiderio che è la spinta a superare i propri
limiti, a ritrovare la semplicità dei gesti, la pienezza dei silenzi, la
condivisione del poco; a ritrovare la speranza dell’avvenire che viene
incontro, la nostalgia per l’ignoto, la fragilità nella forza, l’intensità, il
dolore, la speranza che apre la strada, la meta che non è la meta.
Consigliato a chi ha voglia di ricordare ciò che è stato e di
scoprire ciò che potrà essere; a chi ha voglia di diventare un sognatore-diurno
e plasmare la visione del proprio cambiamento; a chi non ha paura della fatica
e a chi ha voglia di uscire dalla propria vita ordinaria e rientrarvi con i
piedi leggeri della libertà.
Titolo: Viandanza – Il cammino come educazione sentimentale
Autore: Luigi Nacci
Edizioni: Laterza
Anno di pubblicazione: 2016
Meraviglioso. Questo lo devo leggere. Grazie del consiglio ^-^
RispondiEliminaPrego! L'ho scoperto per caso in libreria durante uno dei miei "pellegrinaggi" in cerca d'ispirazione. Non ne avevo mai sentito parlare e la prima cosa che mi ha colpito è stata la melodia del titolo...oltre ai due piedoni in copertina! E' stata una sorpresa scoprire una scrittura poetica e densa di emozioni.
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