mercoledì 20 aprile 2016

Voce del verbo LEGGERE


Voce del verbo LEGGERE

“Riconoscere ed interpretare segni della scrittura
con i quali è composto un testo”
questo spesso è l’inizio di una nuova avventura
che sia solo per un momento o prolungata nel tempo,
è un ritmo soggettivo che chiede rispetto 
ed uno spazio all’interno del quale mettersi al suo cospetto.

Ci può essere ordine o disordine negli attimi di concentrazione
ma non è mai per caso che ci si accinge a questa operazione.
Storie sconosciute ed in fase di costruzione,
ciò che ci si presta a scoprire
 è sempre un mondo in divenire.

Perché che siano solo parole o illustrazioni di ineguale splendore,
lo scenario che ci prende per mano
è capace di condurci lontano.
Scorrono veloci o pesanti come macigni,
la grafia di quei mondi
sono gli specchi dei nostri nascondigli.
Ma una volta intrapreso il viaggio di una nuova lettura
è improbabile il ritorno a casa con la medesima disinvoltura.
Perché la parola aggiunge, sottrae e definisce,
e ciò che in noi trova un posto
diventa sempre un piccolo tesoro ben riposto.




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