domenica 3 aprile 2016

Voglia di bianco



Mi piacciono le domeniche mattine di inizio primavera. La luce mi travolge ancor prima di aver capito che sono venuta al mondo ancora una volta. 
Preparare il caffè è una priorità ed assaporarne il primo sorso mi fa compiacere di un ritmo rallentato del quale so di poterne godere senza scadenze.
Oggi è uno di quei giorni anche se domani è un altro lunedì e la magia del risveglio non sarà di certo così travolgente come oggi; domani tutto prenderà un’accelerazione imposta e le tinte della giornata si faranno di certo più accese ed invadenti.
Ma oggi ho voglia di bianco: avrei voglia di ridipingere le pareti di casa mia di candore, indossarlo, annusarlo magari anche assaporarlo. E perché non leggerlo?!
Per cui mi metto in cerca d’ispirazione tra gli scaffali della mia libreria. 
Lì in mezzo le pulizie di primavera non sono ancora arrivate. Sto tergiversando e perdendo tempo. C’è confusione dovuta a nuovi arrivi inaspettati e poco tempo a disposizione per gli aggiustamenti del caso. Rimando perché so che quando inizio non posso non terminare ma so anche che iniziare vuol dire impiegare più tempo del preventivato. 
Mi metto il cuore in pace e rimando a data da destinarsi: oggi ho semplicemente voglia di bianco e di iniziare un nuovo libro.
Scorro le copertine bianche…tante, tantissime di libri acquistati e non ancora letti. Ma l’occhio mi cade inesorabilmente su tre predestinati:


“Bianco” di Marco Missiroli

 “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella

“Purity” di Jonathan Franzen


Sarebbe ormai ora di pranzo ma vado a farmi un’altra tazza di caffè nero per schiarirmi le idee e poi decido!

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